TUTTO IL MIO AMORE

è andato in scena dal 14 al 18 Marzo 2012 al Teatro Stanze Segrete, Roma

articolo di Emiliano Morrone

recensione di "TeatroTeatro"_ _______ __recensione di "Scenario"

articolo di Mauro Corso

Per informazioni e per richiedere lo spettacolo presso il Vostro Teatro, Scuola o Manifestazione:

meldream@libero.it_____atter2000@hotmail.com

Premio Migliore Attrice al Festival della Drammaturgia Italiana “Schegge d’autore”, Festival La Ginestra D’Argento di Carlopoli, Festival Teatrale di Calcata.

La Storia

Questa è la storia di Carla, una semplice ragazza che ama un ragazzo che improvvisamente muore.
Questa è la storia di un amore come tanti altri, diverso dagli altri: la storia di Carla, Bruno e della loro terra meravigliosa, la Calabria.
Lì, tra lo splendido altopiano silano e il mare “azzurro come il cielo” si consuma ogni giorno silenziosamente la tragedia dell’indifferenza verso gli sprechi, lo sciacallaggio, l’abbandono coatto di rifiuti tossici che minano la salute degli abitanti di una società sparente.
Carla è rimasta da sola, su una scena vuota, le è rimasta solo una sedia dalla quale però non si vuole spostare, tenendo stretti tra le mani tutti i suoi ricordi. Contro la paura, il silenzio, l’assuefazione che rende sedati, deboli, quasi invisibili cittadini di un invisibile stato, Carla si ribella e racconta al suo bambino la sua storia.
Una storia piena di sapori, di colori, di profumi, dove la Calabria come l’Italia diventa “Il Paese delle Fate”, il Paese dove tutto è possibile, e la corruzione si maschera abilmente vestendo i panni di “maghi gentili ed eleganti” che promettono posti di lavoro in cambio del silenzio.
La Calabria come l’Italia, una terra piena di bellezza, che però sta morendo a causa di un misterioso virus: il Nulla.
Questa è la storia di una ragazza e della sua coscienza. E’ un monologo che diventa dialogo, quel dialogo che i giovani cercano da tempo con le istituzioni, col Paese, con se stessi. E’ uno spettacolo scritto per il pubblico e con il pubblico. E’ la storia di una calabrese che potrebbe andare via, ma sceglie di restare.